Il sistema della rilevazione della temperatura, come sappiamo, si è rivelato quanto mai importante nel 2020 per fare fronte all’emergenza innescata dal Covid-19.

E’ stato infatti grazie all’installazione delle termocamere capaci di assicurare l’ingresso controllato delle persone, che  le attività commerciali, i musei, gli uffici e altri luoghi pubblici hanno potuto riaprire le porte senza compromettere, e anzi favorendo, la limitazione del contagio.

In questo scenario la MOBOTIX, famosa in tutto il mondo per le sue soluzioni di videosorveglianza in qualsivoglia settore (industria, trasporti, sanità, energia, logistica, mobilità, turismo, ecc..) ha confermato la sua leadership scendendo in campo sin da subito con le proprie telecamere termiche.

Il COVID ha, però, creato una moltitudine di situazioni inedite con cui misurarsi, alcune di elevata complessità. Una delle sfide più difficili è stata posta dall’esigenza di progettare un sistema di controllo e rilevazione della temperatura superficiale per consentire l’accesso al Parco Archeologico di Pompei.
La tecnologia esistente non poteva essere applicata senza modifiche, date le molte criticità del caso, come il flusso cospicuo di visitatori, le condizioni ambientali estreme, l’installazione all’aperto o la conformazione degli spazi.